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Serigrafia, ovvero stampa su tessuto.    A cura di  Fausto Zambra (www.fotozambra.it)

La serigrafia è l'unico sistema di stampa che permette di stampare su qualsiasi materiale.

Stampante serigrafica Argon (1968) Il termine serigrafia deriva dal latino seri (seta) e dal greco gràphein (scrivere). Per conoscere le origini della serigrafia bisogna tornare indietro nel tempo fino alla Cina antica e alla Dinastia Song (960-1279 d.c.): anche se si racconta che iniziarono utilizzando le capigliature delle donne, ben presto passarono a utilizzare i telai di seta per il passaggio degli inchiostri, da qui il nome Sericum-graphé.

La serigrafia tessile è una tecnica molto antica che, pur includendo oggi l'utilizzo di macchinari, rimane pur sempre un procedimento artigianale.
Prima dell’avvento della stampa a getto d’inchiostro o come si dice adesso stampa inkjet la stampa su tessuto si faceva in serigrafia.

La serigrafia o stampa serigrafica è una tecnica di stampa di tipo permeografico che utilizza oggi come matrice un tessuto di poliestere teso su un riquadro in legno o metallo definito come quadro serigrafico o telaio serigrafico. Il tessuto utilizzato è definito anche tessuto per serigrafia o tessuto serigrafico.




stampante per tessuti stampante per tessuti stampante per tessuti
Le stampanti a getto d’inchiostro al principio utilizzavano, per stampare solo la carta o altre superfici lisce, recentemente sono state progettate per stampare anche su tessuti.

La tipica stampante a getto d'inchiostro presenta un carrello che si muove avanti e indietro per tutta la larghezza del foglio, il quale a sua volta procede in direzione perpendicolare al carrello mediante un sistema di rulli che lo trascina.
Sul carrello sono fissate le testine di stampa, il cui compito è quello di proiettare sul foglio microgocce di inchiostro del volume di pochi picolitri attraverso minuscoli forellini detti ugelli.
L'inchiostro viene prelevato da serbatoi chiamati cartucce le quali possono contenere inchiostro libero. Nelle stampanti per fogli di grandi dimensioni, impropriamente chiamate plotter, le cartucce di inchiostro sono generalmente posizionate in un luogo fisso e collegate al carrello con le testine mediante tubi, alcune volte l'inchiostro è contenuto in veri e propri serbatoi da rabboccare periodicamente.
Caratteristica fondamentale degli inchiostri serigrafici è la loro tissotropia (o tixotropia), la capacità cioè che ha un liquido di variare la sua viscosità sotto l'azione di forze meccaniche (o al variare della temperatura) e di tornare allo stato precedente al cessare dell'azione meccanica (e alla temperatura precedente). Questa proprietà permette all'inchiostro di attraversare le maglie del tessuto del telaio solamente sotto la pressione esercitata dalla racla da stampa e di rinvenire quasi immediatamente alla viscosità precedente senza allargarsi troppo sull'oggetto da serigrafare e senza colare dal telaio. Si ottengono così la precisione nei dettagli, l'elevata coprenza e l'uniformità di stampa.


Accanto alle tecnologie sopra descritte caratterizzate dall'eiezione d'inchiostro solo quando richiesto (getto a richiesta) esiste il cosiddetto getto d'inchiostro continuo, una tecnologia molto usata nei processi di stampa industriale e commerciale per alti volumi. Essa è caratterizzata da alte frequenze di getto che permettono un'elevata velocità di stampa. La risoluzione di stampa ottenibile raggiunge circa 300 dpi e i diametri degli ugelli variano tra il 5 e 42 µm. Gli inchiostri utilizzati sono a base di colorante e di acqua oppure al MEK (metiletilchetone) un tipo di solvente usato in questi inchiostri. In questo caso l'inchiostro viene spruzzato senza sosta (continuamente) e si deposita o meno sulla carta deviandone il flusso attraverso sistemi, in genere elettrostatici, che lo riciclano.

Nonostante la tecnologia base rimanga sempre la medesima, vi sono numerose differenze in termini sia di rapidità che di qualità di stampa. In particolare, alla storica stampa in quadricromia, sempre più spesso viene sostituita quella in esacromia. Alcune stampanti di fascia alta affiancano ai colori un lucidante usato quando si richiede qualità fotografica. Questo tipo di tecnologia viene inoltre utilizzata sempre più per la stampa su stoffa, ma anche per depositare vari materiali (collanti, impermeabilizzanti, ecc.) ad esempio i quadri da stampa possono essere realizzati mediante un sistema a getto di 'inchiostro' che disegna sul quadro con un materiale impermeabile sostituendo il lungo processo di fotoincisione.
 
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