Alta Via delle Dolomiti n. 1
2° giorno: rif. Bruto Carestiato - rif. Tissi
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(tutti i tracciati GPS sono stati forniti da Sentierando).
La mattina seguente, di buon ora (ma non troppo), fatta colazione ci prepariamo per la partenza al cospetto di grandi pareti rocciose . Iniziamo a percorrere il sentiero 554, ed in breve lasciamo il rifugio alle nostre spalle ; il tracciato passa vicino all'attacco della Ferrata Costantini (una delle più difficili delle Dolomiti), e segue la bastionata rocciosa della Moiazza Sud con un percorso pianeggiante , e dopo aver superato un punto sosta , arriviamo alla forcella del Camp . Dopo una sosta alla forcella per ammirare il panorama siamo pronti a ripartire sempre sul sentiero 554 che prosegue ora a ridosso delle rocce sino a raggiungere la forcella Col de l’Orso, dalla quale si gode un buon panorama , uno sguardo sul percorso fatto , e poi si prosegue , sempre vicino ad di imponenti pareti di roccia , il sentiero perde quota rapidamente a mezza costa fra i mughi sotto gli alti precipizi del Castello delle Nevère, proseguendo sempre verso nord, ed in località Sass da la Dispensa, raggiungiamo la stradina che da Listolade sale al Col del Camp, la imbocchiamo prendendo a sinistra verso il rifugio M. Vazzoler . Seguendo la stradina, in ripida ascesa, sempre al cospetto delle Torri Trieste e Venezia , si supera il bivio con il sentiero 558 (che sale verso la ciclopica Torre Trieste) ed in breve raggiungiamo il rifugio M. Vazzoler, di proprietà della Sezione di Conegliano Veneto del CAI, costruito nel 1929 e ristrutturato nel 1992 . Facciamo sosta pranzo sullo spiazzo antistante il rifugio, e poi prima di rimetterci in cammino visitiamo il giardino alpino, creato nel 1963 per far conoscere ai numerosi visitatori della montagna (dai valligiani agli escursionisti) la bellezza e la diversità della flora alpina dolomitica. Poi riprendiami il cammino prima sulla stradina che porta al Col del Camp, poi sul sentiero che si stacca sulla destra (segnavia 560) verso la Sella di Pelsa (mt. 1954) . Raggiunta la forcella si prosegue con brevi saliscendi, prevalentemente in salita su ameni pascoli, sempre con grandiose visioni rupestri . Si attraversa il pittoresco Pian de la Lòra , camminiamo in un ambiente grandioso, alla nostra destra incombe imponente e smisurata la parete nord-ovest del Monte Civetta ; arrivati alla Forcella di Col Rean, sulla sinistra si stacca un sentiero, il 563, che in breve, in ripida salita, ci conduce al rifugio A.Tissi. Il rifugio intitolato alla memoria dell'alpinista e patriota Attilio Tissi, scomparso nel 1959 in seguito ad un incidente sulle Tre Cime di Lavaredo; è situato in vetta al Col Reàn, a picco su Alleghe, a 2.250 mt. di quota, in posizione panoramica sulla parete nord-ovest della Civetta, culla del sesto grado a partire dalla metà degli Anni Venti, credo che molti pensino che questo sia il posto più bello al mondo! Esso è il punto di arrivo della seconda tappa , è uno dei rifugi/santuario delle dolomiti. Dopo la cena è d'obbligo uscire sul terrazzo per ammirare il sole che tramontando incendia la roccia della Civetta .
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