Camogli - S. Fruttuoso - Portofino
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Ho percorso alcune tappe del sentiero Verdeazzurro, lungo itinerario escursionistico che attraversa tutta la Liguria. Quì viene presentato il tratto fra Camogli e Portofino, attraversando San Rocco e San Fruttuoso.
E' questo un itinererio che faccio, e consiglio anche agli altri di fare, utilizzando i mezzi pubblici (treno ed autobus) per il trasferimento da e per casa, poichè inizia e finisce in luoghi diversi. L'ho percorso tre volte, in anni successivi, e sempre con piacere, per la bellezza dei luoghi attraversati. Questo è, assieme all'itinerario da Riomaggiore a Portovenere, il più bel tratto del sentiero verde-azzurro. Due periodi sono, a mio giudizio, i migliori per questa escursione, la fine dell'autunno e l'inizio della primavera.
Ho percorso questo itinerario tre volte, in anni successivi, le prime due volte in primavera, la terza in tardo autunno, le foto che sono visibili si riferiscono alla seconda e terza escursione, ritraggono paesaggi dai diversi colori e tinte poichè riprese in stagioni differenti. Nella terza escursione ho proceduto su un diverso itinerario, per quanto attiene alla parte del percorso da S. Rocco a S. Fruttuoso. Tutte e tre le escursioni le ho effettuate con mezzi pubblici, le ultime due in treno (la prima con gita organizzata ed in pulman), con amici ed amiche.
Arrivati alla stazione di Camogli facciamo una breve visita al porticciolo, circondato da case policrome, e percorriamo i caratteristici vicoli della zona vecchia del paese.
Ritornati al piazzale della stazione ci si dirige verso Sud Est-Sud, iniziando a salire seguendo il segnavia formato da due bolli rossi e/o un cerchio rosso. Poco dopo inizia una scalinata, che si inerpica tra muretti a secco e vechie abitazioni in ristrutturazione. La vegetazione è quella caratteristica di terrazzamenti, purtroppo ormai poco coltivati, ed uliveti. Al termine della salita (circa mezz'ora e 200 mt. di dislivello) arriviamo alla frazione di S. Rocco: uno splendido belvedere sul mare e sulla città di Camogli. Antistante al borgo, su un piazzale, sorge la bella chiesa di Nostra Signora della Salute; ci inoltriamo tra le case, e ci fermiamo a mangiare la classica focaccia genovese.
Fuori dal borgo il sentiero si divide, ma entrambi raggiungono S. Fruttuoso, a quote differenti. Noi scegliamo di percorrere quello a quota più bassa; camminiamo ora sospesi fra le colline ed il mare, passiamo sopra l'insenatura di Punta Chiappa (zona marina dove si vedono molti sub fare le immersioni); il sentiero prosegue con vari saliscendi sino ad un punto a picco sul mare, dove una corda fissa ci aiuta a rimanere in equilibrio. Iniziamo a salire lungo un ripido tracciato nel bosco, fino a scollinare verso il vallone che scende al mare da Pietre Strette: è il punto più alto del percorso. Sulla nostra sinistra un grosso masso che saliamo e dalla sua cima ci appare come d'incanto il golfo di S. Fruttuoso con la sua celebre abbazia. Da quì, il sentiero in parte lastricato, scende inizialmente ripido e poi più dolcemente con continui tornanti che ne diminuiscono la pendenza. In breve raggiungiamo la rada.
Variante verso Gaixella (terzo trekking): alle spalle della chiesetta di S. Rocco il tracciato si biforca, il sentiero di destra segue la costa, restando però in alto sul fianco della mantagna, quello a sinistra si inerpica nel bosco verso i ripetitori Rai e Gaixella (465 mt), o Donzina dal nome di un piccolissimo nucleo di case sottostante, è un importante snodo pedonale. Da qui da qui ci si può dirigere, con i sentieri visibili, e ben indicati dalla segnaletica, a destra verso Paradiso, Portofino vetta, Pietre strette (e S. Fruttuoso), a sinistra verso S. Margherita Ligure. Io mi dirigo verso Pietre Strette (452 mt.), su un comodo, largo e pianeggiate tracciato, da Pietre strette tramite un ripido sentiero, in discesa, raggiungo S. Fruttuoso, arrivando alle spalle dell'abitato.
Ci fermiamo sulla spiaggia sottostante il sagrato della stupenda Abbazia, per il pranzo. Nel corso del nostro treck del marzo 2006, oltre a poter visitare la chiesa, si è potuto visitare anche l'intera Abbazia, che è stata costruita nel VIII secolo e fu dimora dei frati benedettini. Nell'insenatura è presente anche la Torre Doria innalzata nel 1562 a difesa della sottostante Abbazia.
Il sentiero prosegue verso est, in ripida salita, inizialmente in mezzo ad alcune case, poi nel bosco, ed è segnato con due bolli rossi. Al termine della salita, arriviamo a base 0, e si prosegue quasi in piano, con magnifiche vedute sui panorami circostanti; continuiamo a camminare lungo il bellissimo sentiero, nella macchia mediterranea, sino al punto più alto di questo tratto (239 mt.); quì inizia l'ultimo segmento del percorso che ci porterà in discesa sempre più marcata, alla nostra meta finale; il sentiero si trasforma in una comoda strada ben selciata e poi asfaltata, che ci conduce sino alla piazza del Borgo. A Portofino ammiriamo la celebre piazzetta, e poi percorriamo la calata Marconi con le celebri case color pastello, che si specchiano nel mare ed hanno reso celebre questo luogo. Raggiungiamo la fermata dell'autobus che ci porterà a Santa Margherita Ligure, e da quì in treno rientriamo a casa.
Il promontorio di portofino è caratterizzato da suggestivi versanti rocciosi che precipitano direttamente sul mare, regalando vedute mozzafiato, ed è solcato da numerosi sentieri molto ben tenuti e segnalati, che lo attraversano in tutte le direzioni.