Cima della Rosetta - 2147 mt.
info salita mappa1 mappa2
note tecniche: è una montagna delle Prealpi Orobie è posta in Val Gerola a sud-ovest di Morbegno, è la cima per eccellenza dei Morbegnesi, quella dove si fanno i primi approcci con l’escursionismo. Sebbene non sia molto elevata, offre un bellissimo panorama sulle cime di questo settore delle Orobie, e a nord sul Gruppo del Masino, con bella vista sul Monte Disgrazia, fino al Gruppo del Pizzo Scalino.
accesso stradale: Per chi viene da sud e percorre la SS36, al trivio di Fuentes imbocca la SS38 per Sondrio/Bormio. A Morbegno si prende a destra la SS 405 della Val Gerola e la si percorre sino al paese di Rasura, superate le ultime case del paese si prende a dx, indicazioni: Rifugio Bar Bianco, alpe Culino, si segue la stretta strada asfaltata (a pagamento, 5€ ticket acquistabile al Rosa's Bar [ad agosto del 2021 quando sono salito il pagamento del ticket non era richiesto]), che con una serie di tornanti porta a un piccolo parcheggio dei "Ciani" .
itinerario di salita: dal parcheggio si sale al Rifugio Bar Bianco, sono possibili due itinerari, una stradina sterrata (continuazione di quella asfaltata che porta al parcheggio), e un sentiero, indicato con segnavia, che sale diretto nel bosco (tempo di percorrenza indicato 20 minuti) [io scelgo quest'ultima alternativa]. Direttamente dal parcheggio si entra nel bosco e si sale su un ripido sentiero poi il sentiero spiana un poco e più avanti c'è una panchina per un punto sosta con fontana, e un bivio con una deviazione a sx per Laveggiolo e Lago di Trona ; l'itinerario prosegue diritto sempre in salita . In circa 30 minuti si raggiunge il Rifugio Bar Bianco dove giunge anche la strada sterrata. Dal bar, è visibile la cima con la caratteristica croce . Dietro il rifugio parte il sentiero , che passa vicino ad una fontana in pietra e nel primo tratto sale ripido e attraversa un boschetto di larici ; poi esce all’aperto ed intercetta una pista pianeggiante che va percorsa verso destra, fino a raggiungere la baita del Prato . Si sale oltre la baita del Prato, verso un casello dell'acqua, e si intercetta una seconda pista pianeggiante dove cartelli segnavia indicano a sx il Lago Culino e Laveggiolo diritto la direttissima [a questo punto io abbandono la direttissima e seguo per un tratto la direzione verso il lago]. Si segue il tratturo verso il lago fino ad arrivare a un bivio, a dx si procede per la baita Gaspar e seguendo la traccia, che a volte è poco visibile, solo un calpestio sull'erba, si arriva alla baita dove si intercetta il sentiero della direttissima [avevo deciso di salire passando dal lago ma poi ho cambiato idea e nella seconda parte della salita ho seguito la direttissima, così ho percorso un tracciato misto, vedi mappa1]. Si sale dritti lungo la china pascoliva, seguendo sempre i segnali (a volte azzurri a volte quelli CAI bianchi e rossi) , e si raggiunge la cresta nord-est della Cima Rosetta che a nord precipita dirupata; il sentiero, ora ben evidente, prosegue lungo la cresta, fra cespugli e radi larici , ma c’è anche una traccia che sale parallela sul pendio erboso, pochi metri sotto la cresta e si arriva in vetta senza difficoltà . La cima è un ottimo balcone panoramico .
Per il ritorno (mappa2) è consigliabile scendere per la via normale (quella normalmente utilizzata per la salita) [è l'itinerario che io scelgo di percorrere]; il sentiero si trasforma quasi subito in larga mulattiera che che scende alla conca dell'Alpe del Culino con l'omonimo lago , ricco d'acqua e di curiose piante che si vedono in trasparenza disegnare curve sulla superficie . Dall'Alpe un largo sentiero scende in direzione nord-est e si raggiunge il Rifugio Bar Bianco.
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