Dal Culmine di San Pietro ai Piani di Artavaggio
Ciaspolata in Valsassina, con il mio amico Giovanni. Il tragitto: dal Culmine di San Pietro ai Piani di Artavaggio, si svolge si tranquilla mulattiera, il percorso è lungo, ma la bella giornata ci permette di ammirare un paesaggio incantevole, purchè non si abbassi lo sguardo, dove è dilagata la cementificazione selvaggia che ha ditrutto la valle e storpiato i paesini, trasformandoli in una megalopoli di casermoni senza soluzione di continuità.
Si parcheggia un km prima del Culmine di San Pietro (pochi posti macchina). Già dal piazzale si gode di una magnifica vista sul gruppo delle Grigne e si prende una stradina nel bosco (che ha un lungo sviluppo, ma scarsa pendenza) e che si intrufola nei boschi di faggio ; si procede inizialmente in piano, dietro le baite poste sulla strada si allontanano ; dopo una curva compare una cascata di ghiaccio , si procede con qualche tornante sui pendii occidentali dello Zucco di Maesimo . Il silenzio della neve è rotto solo da qualche piccolo ruscello che ha resistito alle temperature invernali e continua a scorrere lento tagliando il sentiero segueno la sua corsa verso valle; si continua a salire nel bosco, in questo tratto la stradina sale con più decisione, risalendo la testata della valle Bordesiglio . Proseguendo con un lungo giro si arriva alla Bocchetta di Maesimo (1550 mt.), spartiacque tra la Valsassina e la Val Taleggio . Si continua sulla sterrata, su percorso pianeggiante, dopo alcune curve si lascia sulla sinistra un vecchio skilift in disuso, e si raggiunge l'ampio pianoro dei Piani di Artavaggio (circa 1650 mt.) .
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