Gamma 1 al Pizzo d'Erna
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Le ferrate Gamma 1 (che risulta essere una tra le prime realizzate nell'area Lecchese) e 2 sono le due principali del Resegone, la montagna che con la sua cresta frastagliata (da quì il nome) domina la città di Lecco. La Via Ferrata Gamma1 al Pizzo d'Erna (realizzata inizialmente fra il 1978/79 su desiderio del grande alpinista ed esploratore: Carlo Mauri) è diventata ben presto la più frequentata della zona grazie alla partiolare attrezzatura messa in opera ed all'itinerario di maestosa bellezza. Percorso in condizioni ottimali di tempo, con una limpida giornata, offre panorami e scorci entusiasmanti.
Percorso: dal piazzale della funivia seguire il sentiero n. 1 per circa 15 min. Si prosegue a sinistra (cartello indicatore) per altri 10 minuti e si arriva all'attacco della ferrata.Il tracciato non è particolarmente difficile ma per la notevole esposizione è sconsigliabile quale prima esperienza in ferrata.
La prima parte del percorso è quasi interamente composta da scalette metalliche poste sulla imponente bastionata sottostante al Pizzo d'Erna. Si sale sulla roccia verticale con tratti attrezzati con pioli, catene e cavo di sicurezza. Giunta ad una cengia si piega verso destra dove ha inizio il tratto attrezzato con scale a pioli, abbastanza esposto ma sicuro. Il percorso in seguito segue un sistema di cenge, alternati da salti rocciosi, fino ad arrivare ad un traversino (a sinistra) piuttosto esposto e difficile. Un ultimo salto di roccia strapiombante, attrezzato con scale, porta al termine del primo tratto, al piano Cornesello (m 940).
Nel ripartire è importante tenere la sx, mentre a dx si proseguirebbe per il rif.Stoppani, dove resta da fare il tratto più lungo in quanto vi sono molte meno scale e si è maggiormente a contatto con la roccia.
Ci si diverte ad "arrampicare"su roccette di I°-II° sempre assicurati alla catena e con la presenza di varie staffette metalliche per i piedi superando così alcune brevi paretine.
Quì si trova il nuovo tracciato che evita la risalita del vecchio canale franoso che aggirava Punta Centa; esso si sviluppa alla sx di questi e risalendo un esposto sperone roccioso un pò impegnativo ma aiutati da alcune staffe fino alla vicina Cima Centa.
Da qui si taglia a dx la parte terminale del vecchio canale grazie all'ausilio di un ponte a fune: ponte Tibetano (che è possibile evitare utilizzando una scala a scendere ed una a risalire il fondo del canale), di circa 5 mt molto ben costruito e sicuro. Dopo il ponte proseguire per scale fino a raggiungere un ponte in ferro e dopo averlo attraversato si prosegue per cresta.
che si supera facilmente, e si arriva sotto il salto roccioso che precede la cima del Pizzo d'Erna (m 1375) che si raggiunge grazie ad una serie di scale.