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trekking cime

Il Monte Taou Blanc - 3438 mt.

info salita
E' metà settembre, i rifugi stanno chiudendo, e mi organizzo per l'ultima uscita di due giorni di quest'anno. Devo scegliere una cima che non mi obblighi a traversate su ghiacciai, a fine stagione i crepacci sono troppo scoperti ed io viaggiando solo non sono in sicurezza. Alla fine scelgo la Val Savaranche, e più precisamente la "Piana del Nivolet". Nel web ho trovato info su questa cima, di quasi 3500 mt. ma non difficile da salire.

1° giorno: Monza - Piana del Nivolet
Decido di salire dalla valle dell'Orco, poichè è una zona che non conosco e voglio vedere Ceresole Reale. Parto non troppo presto da casa ed in tarda mattinata arrivo in valle, poco traffico per fortuna, ed una valle spendida , con piccoli villaggi  lungo la strada. Arrivato a Noasca mi fermo per visitare il villaggio, è l'ultimo della bassa valle, e fare qualche foto . Poi la strada inizia a salire la ripida Erta delle Scalee verso la media valle dove c'è Ceresole Reale; una lunga galleria, in ripida salita, e poi si arriva in paese. Buona parte del territorio è inclusa nel Parco Nazionale Gran Paradiso ed offre ampie possibilità di intraprendere escursioni ed ascensioni, ma anche di praticare lo sci di fondo, lo sci alpinismo, l'arrampicata su ghiaccio e percorrere sentieri con le racchette da neve; una breve visita e poi cerco un posto per mangiare, che trovo in basso lungo il torrente nella pineta  . Oltrepassato il paese si incontra il lago di Ceresole Reale, formatosi per lo sbarramento (con diga di gravità piena) del torrente Orco  . Ora la strada, dopo un primo tratto quasi pianeggiante, si inerpica verso l'alta valle e raggiunge il lago Serrù a 2250 mt . La strada prosegue, sempre in ripida ascesa, sino ad arrivare al superiore invaso: il lago di Agnel a 2284 mt . La strada si impenna ulteriormente e con una serie di tornati   raggiunge il Colle del Nivolet , stupenda vista sui laghi sottostanti , subito sotto di esso il rifugio Città di Chivasso: la mia meta .
Sistemo le mie cose in rifugio, poi esco per camminare un po', e percorro il Plan di Nivolet lungo circa 5 km, il cui attraversamento offre scorci panoramici di grande interesse, ad iniziare dalla visione del gruppo del Gran Paradiso. La testata dell'altopiano racchiude i due graziosi laghetti del Nivolet. Trascorro il resto del pomeriggio facendo foto .

2° giorno: rif. Città di Chivasso - cima del Monte Taou Blanc
Il giorno successivo sveglia alle 6.30, colazione e scendo al parcheggio della macchina per mettermi gli scarpone e prendere il cibo , uno sguardo al panorama  , poi via incomincio a camminare imboccando il sentiero che inizia a fianco del rifugio Savoia e segnalato con il n. 9 per il Colle di Leynir su una palina . Il sentiero risale il pendio posto a nord della valle del Nivolet sino ai Piani del Rosset immediatamente soprastanti  , poi prosegue verso nord e risalendo le balze dei Piani del Rosset, passando sulla destra del lago omonimo , e contornato da altri piccoli laghetti . Il sentiero  prosegue, sempre ben evidente, addentrandosi in una zona formata da diversi pianetti sovrapposti raccordati da tranquille salite  , poco più avanti un simpatico incontro . Poco dopo si incontra un pendio detritico appena un po’ piu’ ripido, che si risale comunque agevolmente su varie tracce di sentiero che si incrociano un po' fra loro . A circa 2950 mt. arrivo nei pressi  di un piccolo canale che permette, con una breve discesa, di entrare agevolmente nel Vallone del Leynir. Il vallone assomiglia molto alla superficie di Marte, inizialmente l'itinerario rimane sulla sponda idrografica sinistra sul fondo del vallone  , mi fermo per riposare e guardarmi attorno   e vedo un camoscio vicino a me  , poi riprendo, il sentiero passa a destra   per ritornare successivamente a sinistra, comincia ora una breve ma ripida serie di serpentine per guadagnare, in un terreno alquanto friabile, la vista sul Colle del Leynir   che raggiungo con una breve e dolce diagonale ascendente (3095 mt.) . Dal colle vista sul gruppo del Monte Bianco .
Sopra il colle si deve superare un modesto sbalzo roccioso , che presenta però un passaggio esposto che, pur non difficile, non è neppure elementare, anche se lungo solo una decina di metri. Si apre il piatto e monotono pianoro costituito da un'unica pietraia culminante con la vetta del Taou Blanc ad est, solcata da un sentiero ben visibile e non troppo faticoso . In cira un'ora raggiugo la vetta, da qui il panorama e' formidabile, il Monte Taou Blanc e' un vero balcone su tutta la val d' Aosta, e nelle belle giornate si puo' ammirare l' arco di montagne che va dal Bianco al Gran Paradiso, passando per il Grand Combin, il Cervino le cime del Rosa  . Mi incammino per la discesa, che segue a ritroso il percorso dell' andata, approfittando per fare qualche altra foto .




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data ascensione 16/09/2012
partenza Plan del Nivolet - Rif. Savoia
dislivello 904 mt.
tempo atmosferico bello
tempo salita 3h 40m
tempo discesa 2h 15m

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