Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola
Forte di Fuentes
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Questo treck può essere abbinato a quello dell'argine dell'Adda, che è possibile fare entrambi in una giornata, oppure dedicare ad esso un solo giorno, prendendosela comoda. Io, che ho visitato il forte due volte ho provato entrambi le possibilità; quando ho dedicato l'intera giornata mi sono fermato a mangiare all'omonimo agriturusmo: cosa che consiglio a tutti gli amanti della buona cucina.
Qui troverete la descrizione dell'itinerario e le foto fatte nell'uscita, quando ho abbinato entrambi i treck.
Per spostarmi ho utilizzato i mezzi pubblici, in pratica il treno sino a Colico. Uscito dalla stazione mi dirigo verso il lago, passando davanti ad una serie di orripilanti villette a schiera, costruite le une sulle altre, a devastare il paesaggio in riva al lago. Oltrepassato l'indecente complesso, il sentiero corre in riva al lago lungo la spiaggia dell'Ontano , si prosegue lambendo le pendici della collina Montecchio Nord, sulla cui sommità è posto il forte Lusardi, sino ad arrivare all'argine dell'Adda; qui si svolta a destra (a sinistra si arriverebbe alla foce dell'Adda nel lago di Como, circa 15 minuti di facile camminata) e si prosegue verso est su una agevole stradina in terra battuta . Sulla destra campi, dove dopo la mietitura sono allineate balle di fieno e più avanti un maneggio di cavalli , alcuni dei quali ospitati all'interno dell'argine di maestra, su terreno golenale a ridosso del fiume . Dall'altra parte del fiume è visibile un insediamento per la lavorazione della ghiaia ; in breve si arriva ad un bivio dove alcune paline indicatrici segnalano il sentiero per salire al forte . Il sentiero sale ripido nel bosco sul fianco nord della collina, non è molto agevole ed in caso di terreno bagnato è necessario porre attenzione per non scivolare. In breve raggiungo la spianata dove sorge il forte , veduta aerea del sito, la storia della fortezza.
La costruzione fu voluta da don Pedro Enríquez de Acevedo, conte di Fuentes, governatore dello Stato di Milano per conto della corona di Spagna; i lavori iniziarono il 25 ottobre 1603 e terminarono il 11 giugno 1604. Il forte era una costruzione bastionata con muraglioni continui in pietra locale, di pianta trapezoidale, complessivamente stellare; rimase attivo sino al 1796. Si entra nel forte da quella che era la piccola porta situata sul lato nord (ora una breccia nel muro di cinta) e si arriva alla piazza d'armi, che si estende per circa 5.000 mq ed è circondata da diversi edifici . Sul lato ovest della fortezza si trova l'ingresso principale, l'apertura più ampia, centrale, era destinata al transito dei carri mentre l'apertura laterale, più piccola, fungeva da passaggio pedonale; all'opposto di questa vediamo una falsa apertura murata che aveva solamente funzione estetica . Il palazzo del governatore occupa il fronte della piazza d'armi opposto alla porta d'ingresso principale; è una sontuosa residenza costruita su due piani con sette stanze per piano; all'interno c'era un imponente scalone di pietra oggi perduto e all'esterno un portico . Il Palazzo del Governatore non fu mai abitato in pianta stabile; il Governatore preferiva risiedere a qualche chilometro di distanza dal Forte a causa della malaria che nel Pian di Spagna imperversava. Sul lato Ovest della Piazza d'Armi si trova la Chiesa di Santa Barbara, una costruzione raffinata, con volta a botte (ora distrutta); la Chiesa era riccamente decorata e conteneva arredi e utensili preziosi necessari per il Culto . Adiacenti alla chiesa erano gli alloggiamenti per le truppe . Sopra la porta principale è stato ricavato in tempi recenti un punto panoramico . A metà della piazza d'armi si apre verso sud un camminamento che porta alle cannoniere (cartello indicatore), furono costruite durante Prima Guerra Mondiale come difesa da un'eventuale invasione dalla Valtellina o dalla Valchiavenna. Sono strutture in cemento atte a ospitare cannoni campali di medio calibro (149). Le Cannoniere hanno una struttura a L in modo da poter posizionare quattro cannoni in direzione della Valtellina e quattro in direzione della Valchiavenna . Terminata la visita al forte ridiscendo verso l'Adda ; raggiungo la stradina posta sull'argine e proseguo in direzione del ponte sull'Adda della statale 36 .
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