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trekking cime

Punta Basei - 3338 mt.

info salita
note tecniche: La Punta Basei è una montagna delle Alpi Graie, è collocata tra la Valsavaranche (Valle d'Aosta) e la Valle Orco (Piemonte). In assenza di neve o ghiaccio nel tratto finale la salita è alquanto semplice e poco faticosa, solo ottocento metri di dislivello.
accesso stradale: dalla Val d'Aosta percorrere la SS26 verso Aosta e poi verso Courmayeur, sino a Villeneuve, dove occorre girare a sx verso la Valsavaranche. Si percorre la SR23, dopo Introd la strada si biforca e sale sulla sinistra nella Valsavarenche situata nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Arrivati a Pont (1960 mt) si parcheggia .
Piano del Nivolet: è uno splendido pianoro di torbiere e ambienti umidi a 2.500 metri di altitudine, disegnato dai meandri della Dora. È l'habitat di stambecchi, camosci, marmotte, ermellini, volpi, uccelli migratori e stanziali, e di specie floristiche rare. E' parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
da Pont al Rifugio Savoia: alla destra del parcheggio si stacca il sentiero numero 3 , si supera un primo dislivello e si percorre poi un bosco di larici   ed arriva all'attacco del salto dell'Arolley. Il sentiero si inerpica a stretti tornanti su un ripido costone; sulla destra i salti d'acqua che forma il torrente del Nivolet , alle nostre spalle grandioso panorama . Si procede in ripida salita, ma il sentiero ben tracciato facilita la progressione , e fa guadagnare velocemente dislivello sulla valle sottostante , sino a raggiungere la croce dell'Arolley   che rappresenta un punto panoramico con tutta la catena del Gran Paradiso che appare alle spalle di chi sale . Superata la croce tenersi sulla sinistra e affrontare il percorso a balze che percorre il territorio chiamato Crosattières , in questo tratto il sentiero corre accanto al torrente che come una striscia d'acqua limpidissima magicamente percorre la prateria disegnando curve ed anse incredibili ; alla fine della Crosattières ci si inoltra nell'altopiano del Nivolet  famoso per le sue bellezze naturalistiche e le fioriture di fine primavera/inizio estate. Ci si inoltra nella piana, dove è facile trovare animali al pascolo ; il sentiero, praticamente pianeggiante, si inoltra nella piana , dopo circa mezzora si raggiungono le baite dell' Alpe del Grand Collé che è un'insieme di fabbricati in pietra, ormai in disuso, addossati alle pendici della montagna . Si continua su un sentiero in leggera pendenza, davanti a destra la Punta Basei (3338 mt)  e dietro la Grivola (3969 mt) ; sul percorso è facile incontrare animali ; più avanti il sentiero lascia la piana e si dirige verso la strada   (non percorribile dai mezzi privati) che da Pont sale al Colle del Nivolet  . Il Rifugio Savoia (2534 mt) è situato accanto al lago del Nivolet, un luogo incantevole dove la natura e la montagna si esprimono al massimo. Il rifugio è un ex casino di caccia reale di Vittorio Emanuele II ed Umberto I, e si è arricchito con il tempo di due costruzioni vicine, è di proprietà della famiglia di Angela Dayné di Villeneuve .
dal Rifugio Savoia alla cima: il sentiero inizia a fianco del rifugio Savoia, e si innalza a zig zag su un dosso erboso sino alla sua sommità, dove c'è una grossa malga . Ora il sentiero si biforca, prendere a sinistra (a destra si prosegue per il Col Leynir ed il Taou Blanc), che punta alla già ben visibile Punta Basei  . Si attraversa il torrente Rosset  , e si procede in leggera salita sino al lago Leytà . Poco oltre, ad un ulteriore bivio lasciamo il sentiero segnato di giallo e prendiamo, a sinistra, quello segnato in rosso , sino ad arrivare a due altri piccoli ma graziosi laghetti  , oltre i quali si inizia a salire con maggior decisione con qualche tornante (un tratto esposto è attrezzato con cavi metallici) fino ad una bastionata rocciosa . Sopra questo tratto il sentiero sbuca su un pianoro  e successivamente attraversa una pietraia compiendo un semicerchio verso sud-ovest  , alla base delle pareti della Gran Vaudala (3250 mt), senza guadagnare quota    e portandosi all'inizio di una zona rocciosa, a cui segue la morena glaciale; il sentiero quasi scompare, ma numerosi ometti aiutano a seguire la traccia . Si procede fino a raggiungere la cresta nord che scende della cima, al Col Basei (3175 mt)  , dove è presente un grosso ometto; oltre la cresta la vista spazia su cime e ghiacciai con un panorama spettacolare . Dal colle si prende a sx lungo la traccia, ancora evidente  , che segue la linea del crinale sino a raggiungere il ghiacciaio di Basei (che comunque non viene percorso)  ; il sentiero punta infine verso la vetta diventando sempre più inclinato ed esposto, si sale inizialmente sul versante della val di Rhèmes  , per poi passare poco sotto la vetta sul versante di Ceresole  (da qui inizia il tratto alpinistico) e si raggiunge un piccolo spiazzo al cospetto di un particolare buco nella roccia. E' questo il tratto chiave dell'itinerario: un canapone aiuta a superare un diedro che forma uno scalino roccioso (II+) di circa 8/10 di metri , e poi si giunge in vetta . [arrivato alle roccette finali mi accorgo che sono rivestite di ghiaccio e brina (formatesi nella notte), inoltre il diedro essendo in posizione inversa è rivestito di verglas, in queste condizioni è necessario procedere con estrema cautela]. Dalla vetta il panorama è eccezionale: un 360° sulle vette valdostane e savoiarde. La discesa si svolge sullo stesso itinerario dell'andata, a metà percorso, magnifica vista sui laghetti dei Piani di Rosset   .




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data ascensione 12-13/09/2013
partenza Pont - Valsavaranche
dislivello - I gg 572 mt.
dislivello - II gg 806 mt.
tempo atmosferico I gg. bello==>variabile
II gg. bello==>variabile
tempo salita - I gg 3h 10m
tempo salita/discesa - II gg 3h 45m/5h 10m

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