Bettelmatthorn o Punta dei Camosci - 3046 mt.
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note tecniche: Bettelmatthorn o Punta dei Camosci è una montagna del gruppo del Monte Leone nelle Alpi Lepontine. La montagna è collocata tra la Val Formazza e l'alto Vallese nella cresta che dal Blinnenhorn scende verso il Griespass. E' una montagna molto panoramica, la salita è di tipo escursionistica anche se richiede assenza di vertigini e paura del vuoto.
accesso stradale: Per chi viene dal lago Maggiore percorre la superstrada della Val D'Ossola, e dopo Domodossola si abbandona la strada che sale al Passo del Sempine e superato Crodo e Baceno ci si inoltra in Val Formazza. La strada generalmente agevole la percorre sino alla famosa Cascata del Toce (la seconda in altezza in Europa); si prosegue brevemente, superando l'incantevole villaggio di Riale e si arriva al parcheggio (a pagamento) sottostante la diga di Morasco .
1° giorno:
Da Morasco - al Rifugio Città di Busto: dal parcheggio si sale al coronamento della diga (lunga 530 mt) utilizzando i sentieri scorciatoia . Dal colmo si percorre una strada sterrata, che costeggia tutto il lago (sponda nord) sino ad arrivare alla fine del lago e ci si trova nella verdeggiante valle di pascolo del Gries, dove è presente un bivio , a sx si scende e si circunaviga il lago oppure si prosegue verso varie destinazioni segnalate da cartelli , a dx l'antica mulattiera gippabile porta alla piana di Bettelmatt. Si prende a sx il sentiero e ignorata la deviazione verso sx (che circumnaviga il lago) si inzia a salire e con alcuni tornati si arriva a un successivo bivio, dove alcuni cartelli indicano le varie direzioni . Dopo la biforcazione si inizia a salire in modo più deciso, il panorama si amplia e notevoli sono gli scorci sul lago , si continua a salire con alcuni zig-zag e si passa a lato di alcune cascate e si punta all'altopiano superiore (poco prima di raggiungere l'Alpe, una targa ricorda Wagner, in questo luogo il 18 luglio 1852 iniziò il suo pellegrinaggio in Italia); con leggera discesa si raggiunge il bellissimo pianoro dove si trova l'Alpe Bettematt . L’Alpe Bettelmatt è uno degli alpeggi dove si produce l’omonimo formaggio, molto buono ma di limitata produzione, costoso e difficile da acquistare. Si percorre la vallata , alla sx è visibile la Punta dei Camosci , si attraversa il rio su un ponte . Arrivati in fondo all'Alpe, dove è presente una casera e stalle, si trova una biforcazione, proseguendo diritto si sale al Passo del Gries, a sx il sentiero passa sotto alle case/baite di Bättelmatt, 2111 mt. Si inizia a salire verso il rifugio , alle spalle la conca che chiude l'Alpe Bettelmatt , sotto sono visibili le case/baite , ora la pendenza del sentiero cresce sensibilmante, mentre ci si avvicina alla sommità dell'ampia costiera ove si trova il Rifugio Città di Busto , è ben visibile il Griespass con le sue pale eoliche . Dopo un ultimo tornante appare la sagoma della struttura del rifugio che si raggiunge con un tratto di sentiero pianeggiante . Il rifugio è il più antico della Val formazza, la costruzione iniziò nell'estate del 1926 e si concluse con l'inaugurazione del 20 settembre 1927. Ristrutturato e rimodernato nel 1956, 1992 e dal 2006 al 2010, e diventato oggi una struttura moderna e adeguata alle esigenze degli attuali escursionisti, mantenendo però al tempo stesso l'aspetto della prima costruzione). Dal piazzale del rifugio interessante panorama .
2° giorno:
Rif. Città di Busto - alla cima del Bettelmatthorn (Punta dei Camosci) e ritorno per il Griespass: dopo i preparativi si segue il Sentiero Castiglioni (tracciato nel 1949 per collegare i due rifugi della sezione bustese, e cioè il rif. Città di Busto ed il rif. Maria Luisa in alta Valtoggia), che parte dietro il rifugio e scende alla Piana dei Camosci , si superano alcune strutture di roccia bianca si attraversa il vallone seguendo il sentiero, qui segnalato con paletti di legno con bollo rosso/bianco . Il sentiero ora risale il pendio erboso che scende dalla cima , più avanti il percorso alterna tratti su prato a tratti su sfasciumi che sono attrezzati con catene per fare sicurezza . Arrivati a uno spallone erboso, è visibile il versante svizzero , si procede per breve tratto in piano sino a un paletto che marca la quota 2687 mt , qui è visibile sulla sx un sentiero che punta verso un ometto alla base della cresta est . Si abbandona quindi il Sentiero Castiglioni e si prende a sx , più avanti la salita si fa ripida e con scoscesi tornanti si arriva in cresta . Inizialmente si sale dolcemente sulla cresta , poi la traccia si impenna, e pur marcata può risultare un po' aerea e su terreno scosceso, ma comunque è sempre ben tracciata e (quasi) facilmente percorribile . Arrivati ad una fascia rocciosa si deve traversare verso sx , su terreno friabile e senza traccia con serpentine tra sabbia e placche di roccia sporche di detrito, fino a raggiungere la cresta a pochi metri dalla cima (molto esposta sul versante svizzero). Si traversa sempre verso sinistra, pochi metri sotto il versante italiano e si raggiunge la panoramica cima .
La discesa dalla cima segue il medesimo tracciato della salita. Dal punto quota 2687 si svolta a sx e si riprende a percorrere il Sentiero Castiglione verso il Griesspass con facilissima traccia si arriva al Passo di Gries dove è presente un bivacco a ricordo della tragica escursione degli scaut milanesi che nel dicembre del 1953 vide la scomparsa di tre di loro, morti di freddo e di sfinimento, durante una tempesta di neve che li ha sorpresi al passo. Il bivacco, costruito dai superstiti e dal CAI di Formazza, in forma di cappella-rifugio proprio per ricordare i poveri Giampaolo Colombi, Franco Colombo e Riccardo Vannotti dell’ASCI Milano IV Veritas . Lasciato il passo si scende con facile sentiero alla Piana di Bettelmatt , a questo punto si può continuare con la gippabile e scendere con essa al lago di Morasco e si percorre a ritroso la strada che lo costeggia fino al parcheggio .
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