Rocciamelone - 3538 mt.

info salita Rocciamelone
note tecniche: è una delle montagne più frequentate delle Alpi; la salita è escursionistica nonostante la quota elevata, con difficoltà E, solo il tratto della piramide terminale presenta difficoltà EE; comunque il sentiero in quel punto è attrezzato con corde fisse. E' uno dei monti simbolo del Piemonte. Esposto a sud è possibile salirlo da metà giugno fino a fine ottobre. Dalla vetta amplissimo panorama dal Monviso al Monte Rosa, alle cime oltre il confine Francese; solo il Monte Bianco è un po' nascosto dallo Charbonnel. La Val di Viù con il ghiacciaio del Rocciamelone e verso Torino è perfettamente visibile in cima alla sua rocca la Sacra di San Michele.
Sulla cima trovano posto la famosa statua bronzea della Madonna e il Rifugio Santa Maria, bivacco sempre aperto con 13 posti letto di proprietà dell´Associazione "Giovane Montagna" di Torino. nel 2008, si è celebrato il 650° anniversario dalla posa sulla vetta del Rocciamelone del trittico devozionale da parte del marchese Bonifacio Rotario. Anno 1358 – la prima ascensione alpinistica documentata della storia e anno della costruzione del vecchio rifugio Ca’ d’Asti di cui oggi rimangono alcune rovine nei pressi del nuovo rifugio e che costituisce il rifugio più antico d'Italia!
accesso stradale: Per chi viene da Torino, si percorre la Valsusa lungo la SS25 oppure l'autostrada A32 fino al comune di Susa (all'imbocco della valle si può ammirare in cima alla sua rocca la Sacra di San Michele. A Susa si svolta a destra seguendo le indicazioni per Monpantero e Rocciamelone; si supera la frazione Urbiano e si inizia a salire lungo la strada asfaltata, sempre seguendo indicazioni per La Riposa e Rocciamelone. La strada lunga una ventina di km (di cui gli ultimi 4 non asfaltati, ma con fondo buono anche se molto polveroso) è stretta e con molti tornanti. Si parcheggia nell'ampio piazzale dove parte la teleferica del Rifugio Ca' d'Asti a quota circa 2050 m. Si può anche proseguire fino sotto al Rifugio La Riposa, posteggiando a bordo strada prima della barra (pochi posti).

1° giorno:
Da il Rifugio La Riposa - al Rifugio Ca d'Asti: di fianco alla Riposa   parte il sentiero segnalato con tacche di vernice bianca/rossa, si sale con poca pendenza sino al vascone con fontana, qui su un tronco tagliato indicazione per il Rifugio Ca d'Asti . Raggiunto il crinale si sale con pendenza accentuata , il percorso è abbastanza sostenuto   e il sentiero procede con numerose svolte lungo le pendici erbose della montagna, sempre abbastanza ripido nel salire . A un certo compare una biforcazione; si può scegliere se fare il sentiero lungo o quello corto . [Io consiglio quello corto perché non è comunque troppo ripido e poi si risparmia un bel po’ di tempo]. Continuando a salire  si raggiunge uno sperone roccioso sulla cui cima vi sono delle bandiere  , prendendo verso destra in breve tempo si raggiunge il Rifugio Ca’ D’Asti (2854 mt) . Al Rifugio Ca' d'Asti si può ammirare un piccolo pezzo di storia italiana. Proprio a fianco del rifugio si trova l'arrivo della teleferica che permetteva il rifornimento in quota degli alpini stanziati sul Rocciamelone a presidiare i confini durante il primo conflitto mondiale.

2° giorno:
Rif. Ca d'Asti - cima del Rocciamelone: il giorno successivo, si imbocca un sentiero a fianco del rifugio  che sale lungo un pendio detritico  , si ripiega poi verso sinitra con un'altro lungo traverso  . Senza alcuna difficoltà, ma faticosamente, con una lunga serie di tornanti e di traversi  poi altre svolte ed infine un lungo traverso verso il pilone della Crocetta ben visibile in alto  . Raggiunta la Crocetta (3306 mt)  , appare finalmente la cima ; si prosegue su un'ampia cengia a mezzacosta in leggera salita, fino alla verticale sotto la cima; il tracciato riprende a salire con tratti scavati nella roccia e tornanti, arrivati all’ultimo strappo, vi sono corde fisse che agevolano la salita, da qui la cima dista pochi minuti, stupendo panorama .

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