Valchiavenna: da Chiavenna al balcone di Dalò e a Lagunc
il kilometro verticale
Il sentiero: ci porta a conoscere due incantevoli borghi alpini chiavennaschi, posti su due terrazze erbose all'incrocio fra la Valchiavenna la Val Bregaglia e la Valle Spluga. Da entrambi i borghi si gode di panorami di considerevole bellezza.Il kilometro verticale: Il Kilometro Verticale è una specialità della corsa in montagna, con tracciato di sola salita percorrendo un dislivello di mille metri. Nel caso di questo tracciato si sale dai 352 mt di Chiavenna ai 1352 mt. della cappella della Madonna delle Nevi. Il percorso ha uno sviluppo di metri 3.298.
I borghi:- Pianazzola - è un borgo arroccato su un pendio (non su un piano come potrebbe far credere il nome) poco sopra Chiavenna (635 m,t); un paesino con un reticolo di strette viuzze e vicoli, ripide scalette. Le case restituiscono un'atmosfera ottocentesca nella policromia delle facciate, mai monotone, mai monocordi, che vivono del connubio del legno e della pietra, negli scorci dove le diverse ore del giorno restituiscono cangianti e leggeri giochi di luce, nella quattrocentesca chiesetta di San Bernardino da Siena (ampliata nel Seicento), appartata sul lato orientale del paese ed affacciata all’imbocco della Val Bregaglia e nel minuscolo cimitero .
- Dalò - frazione di S. Giacomo Filippo, formato da un nucleo centrale, con la sua pittoresca chiesetta bianca dedicata a San Michele, e case sparse. Fino agli anni '50 dello scorso secolo era abitato stabilmente, poi è iniziato un graduale spopolamento. Ora con la costruzione di una strada in terra battuta che lo collega con S.G. Filippo sta tornando a nuova vita . A breve distanza un balcone panoramico (segnalato da una croce metallica, in sostituzione di quella in legno posta nel 1704), il panorama è veramente mozzafiato sulla sottostante Chiavenna e sulle montagne circostanti: in particolare davanti il Pizzo di Prata mostra la selvaggia parete settentrionale .
- Lagunc - splendido borgo che si sviluppa su un pianoro attorno ad un minuscolo laghetto . Poco sopra le baite una piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve posta su un magnifico balcone panoramico, la cui vista spazia verso la Val Bregaglia e verso la Valle Spluga .
Il Kilometro Verticale: è una specialità della corsa in montagna, con tracciato di sola salita percorrendo un dislivello di mille metri. Nel caso di questo tracciato si slae dai 352 mt di Chiavenna ai 1352 mt. della cappella della Madonna delle Nevi. Il percorso ha uno sviluppo di metri 3.298.
Accesso:- in auto: da Milano seguire la statale 36 sino a Chiavenna, si prosegue dritti alla prima rotonda e poi alla seconda si gira a destra (indicazione Maloja), dopo si trova sulla sinistra (ben visibile per i due caratteristici campanili) la chiesa di Loreto, si parcheggia in zona
- in treno: Chiavenna è collegata con una bratella ferroviaria a Colico, stazione sulla linea Milano-Tirano ottimamente serviat da treni "regio-express". Dalla stazione in circa 15 min. si arriva all'inizio del sentiero: vedi mappa .
Descrizione del percorso: il percorso del "km verticale" è ben segnalato sia da cartelli indicatori che dai classici bolli bianco-rossi ed è completamente sgombro da vegetazione, non vi sono punti pericolosi; è possibile trovare acqua potabile lungo percorso.
- da Chiavenna a Pianazzola - il percorso segue una storica mulattiera chiamata la "stràda di mòort", tale nome deriva dal fatto che era utilizzata per il trasporto dei morti da pianazzola al cimitero di Chiavenna. Il punto di partenza è vicino alla chiesa di Loreto, riconoscibile per i caratteristici campanili gemelli a lato facciata . La mulattiera parte subito in salita solcando la ripidissima pendice del monte, è tracciata sugli antichissimi depositi morenici lasciati dal ritiro dei grandi ghiacciai del Quaternario. Si sale fra due muri a secco ; più avanti dei cartelli indicano la strada da seguire , a destra svettano i campanile della chiesa di Loreto . Si sale lungo il severo pendio morenico che chiude a nord Chiavenna , segue una scalinata che porta ad alcune baite , si continua su una scalinata in pietra (la maggior parte di questa mulattiera lo è) e ci si alza rispetto al piano che ospita Chiavenna . Dopo un tratto nel bosco si arriva ad un nuovo rustico , poi si entra in una selva di castagni, dove ad un bivio c'è un cartello segnavia ; continuando a procedere lungo la scalinata nel bosco si arriva a due baite , poi i tratti scalinati si alternano con ad altri con fondo a terra, alcune aperture nella vegetazione fanno intravedere Chiavenna più sotto , volgendo a destra un'altra rampa scalinata porta alle prime case di Pianazzola .
- da Pianazzola a Dalò - qui il pendio del monte è ancora più ripido, e la selva di castani che lo ricoprono hanno determinato la scelta dell'impostazione del tracciato, che fosse il meno faticoso possibile; per cui è stata creata una gradinata che con poche curve permettesse di guadagnare quaota in sicurezza: un piccolo capolavoro di ingegneria alpina. Superate le ultime case di Pianazzola si procede per rampe e rampette di scalini in granito, intervallate da brevi tratti in diagonale, che consentono di riprendere un po' il fiato ; si arriva ad un terzo cartello del kilometro verticale: "K.V. Posa piana - 726 s.l.m. , la scalinatura è interrotta in alcuni punti , ma poi riprende, l'andamento in direzione nord-ovest è interrotto solo da qualche zig-zag appena accennato . Per un tratto la luce del sole irrompe nel bosco, e qui, da un'apertura nel bosco, si può vedere il panorama sottostante . Superato un punto sul quale a monte della mulattiera si trova un muro a secco ; inizia un traverso verso sinistra che ripropone una scalinatura , poi una serie di tratti ancora verso sinistra , superata una fontana dove è presente l'acqua che proviene dalla fontana degli Alpini si arriva al cartello che segnala i Prati di Dalò . Superato una sorta di passaggio, quasi un piccolo varco, la cui sinistra è marcata dalle ultime rupi di granito del "scènc" ci si affaccia sulla parte alta dei Prati, sotto si stendono le baite e le case di Dalò .
- da Dalò a Lagunc - un cartello segnala la direzione per Lagunc, dato a 30 minuti; la mulattiera scalinata sale dritta nel bosco passando a sinistra di alcuni roccioni , poi si addentra in una bella pecceta con abeti e pini silvestri. Si continua alternando tratti quasi pianeggianti con tratti in salita sino ad arrivare ad una scala detta "la scala santa" ; al termine della scala una baita annuncia l'arrivo a Lagunc , un'ultima salita e si arriva al borgo ; sulla sinistra panorama sulle montagne che segnano il confine con la vicina Svizzera, in primo piano il Pizzo Camosciè (2467 mt.) . Si prosegue in salita attraversando la parte alta del borgo e si arriva alla Cappella della Madonna della Neva a 1352 metri, qui finisce il chilometro verticale.
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