profilo - la mia attività: webmaster, grafica, fotoritocco
siti web: tipi di sito realizzabili, motori di ricerca, pubblicazione, assistenza, implementazioni, etc.
ti spiego che cos'è il web-hosting
in questa pagina ti mostro i principali siti che ho realizzato, con una descrizione ed il link per visitarli
menu della sezione del sito dedicata alla fotografia
photoshop: la camera oscura digitale; download manuali
galleria fotografica: foto realizzate nel tempo libero, e per il web
vai alla home
in questa pagina mi presento
ti spiego come puoi contattarmi
rispondo alle domande più frequenti che mi fate
indietro

Augusto Capra: webmaster - grafica - fotoritocco


Schede monografiche


Time lapse - fotografia ad intervallo di tempo.    A cura di  Fausto Zambra (www.fotozambra.it)

Che cos'è il time-lapse.

Il time-lapse è una tecnica cinematografica nella quale la frequenza di cattura di ciascun fotogramma è nettamente inferiore a quella di riproduzione. A causa di questa differenza, la proiezione degli stessi a 24fps fa sì che il tempo, nel video finale, sembri scorrere più velocemente del normale.
In breve: grazie a questo metodo di cattura della scena si è quindi in grado di velocizzare così tanto il tempo che passa da illustrare qualcosa che nella quotidianità non noteremmo (ad esempio il movimento relativo delle stelle, il semplice movimento delle nuvole, lo scioglimento di cubi di ghiaccio in un bicchiere di aranciata, ecc.).
La tecnica del time-lapse è in grado di produrre quindi video davvero sbalorditivi, e la sua applicazione spazia dai documentari naturalistici, alla realizzazione di clip aziendali, e al semplice racconto di piccole storie di vita.


Guida base alla fotografia time-lapse


Cosa serve per fare un time-lapse?
  • Fotocamera
    Non puoi realizzare un time-lapse senza possedere una fotocamera, sia essa quella di un telefonino, una compatta, o una reflex digitale DSLR. Ovviamente, la qualità del risultato finale sarà migliore tanto più di qualità sarà l’attrezzatura da te utilizzata.
  • Intervallometro
    Cos’è l’intervallometro?
    Un intervallometro è un piccolo apparecchio in grado di far scattare l’otturatore della propria fotocamera ogni n. secondi, per n. volte (anche infinite). Può essere esterno, o integrato nella fotocamera.
    I corpi macchina Canon purtroppo non hanno questa funzione integrata, e richiedono l’acquisto di uno esterno. Le buone Nikon possiedono invece un intervallometro già dalla nascita tra le voci di menu (funzione presente anche nella Pentax K1).
  • Treppiede (indispensabile/altamente consigliato)
    Possedere un treppiede stabile e solido è fondamentale per la buona riuscita di un video time lapse, sebbene non sia obbligatorio.


Come creare un video time-lapse
  • Scegli il soggetto da fotografare
    Le prime cose che devi chiederti sono:
    Cosa voglio fotografare?
    Cosa voglio rappresentare, e come?
    Il time-lapse serve proprio per velocizzare il tempo a dismisura, quindi scegli un soggetto che a fatica noteremmo a occhio nudo.
    Ad esempio: fotografare le nuvole in movimento è una cosa molto accademica, e va benissimo per il tuo primo tentativo di time-lapse. Ma piuttosto noiosa da guardare se non componi un inquadratura con elementi che si staglino sullo sfondo.
    Scegli quindi di seguire le normali regole di composizione fotografica, perché si applicano al 100% anche nella creazione di un buon time-lapse.
  • Piazza la fotocamera sul treppiede, e mettila in bolla
  • Preparati alla sessione di scatto
    La prima cosa da fare è formattare la memory card: scattare così tante immagini riempe rapidamente la schedina di memoria, quindi non lasciare spazio a problemi di questo tipo.
  • Imposta l’intervallometro: quante immagini scattare, e ogni quanto?
    A seconda del soggetto che vuoi riprendere, dovrai utilizzare tempi e intervalli differenti. A questo proposito sappi che non esiste una regola d’oro da applicare, ma qualche suggerimento dettato dal buon senso e dall’esperienza che poi ti fai sul campo.
    Partiamo dal presupposto che in TV vengono mediamente trasmessi circa 25 fotogrammi al secondo. Questo valore arriva anche a raddoppiare per filmati visualizzabili su televisori Full HD 1080p, ma diamo per buono il primo. Ogni secondo di video richiede quindi 25 fotogrammi.
    Nel time lapse, un fotogramma equivale a una fotografia. Per un video di soli 10 secondi, quindi, serviranno la bellezza di 250 fotografie. Un minuto di time lapse porta via 1.500 scatti. Detto questo, è anche facile calcolare quanto tempo ci si impiega per realizzare la sequenza desiderata. Supponendo di scattare 1 fotogramma ogni 4 secondi, ci vorranno 250 x 4 = 1000 secondi = 16.6 minuti per elaborare i nostri 10 secondi di video time lapse.


Come fare post-produzione di time-lapse
  • Software
    Per quanto ovvio possa sembrare, una volta scattate le centinaia di fotografie utili per la composizione finale, sarà necessario utilizzare un software per “assemblare” la sequenza, come PhotoLapse3 (gratuito, buono per un utilizzo di base), QuickTime Pro (circa 25€), Adobe Lightroom con LRTimelapse. e tutta la suite Adobe a salire.
  • Importa la sequenza in After Effects
    Questo è piuttosto semplice. Tutto ciò che devi fare è creare un nuovo progetto in AE utilizzando la profondità colore a 16 bit, e trascinare la folder preparata in precedenza in AE, quindi il software riconoscerà e importerà una sequenza per te.
Come realizzare video time-lapse di stelle in movimento
  • Scelta del soggetto
    Il cielo, ovvio!
    Però non basta puntare verso l’alto e scattare. Per ottenere qualcosa di decente è necessario sapere almeno dove è posizionato il nord, per scegliere cosa inquadrare.
    A nord c’è la stella Polare, quella stella attorno a cui sembra ruotare l’intera volta celeste, quindi se inquadriamo questa zona otterremo un filmato in cui sarà presente una stella ferma, attorno alla quale ruotano in cerchio tutte le altre.
    Se ci voltiamo a sud, dalla parte opposta al nord, otteniamo invece una sequenza in cui il cielo sembra scorrere da sinistra verso destra, e se il campo è abbastanza ampio vedremo sorgere e tramontare alcune stelle dall’orizzonte.
    In estate è anche il momento migliore per riprendere la via lattea; puntando in questa direzione avremo il cielo più ricco di stelle e con la nostra galassia in primo piano.
    Da non sottovalutare il panorama terrestre: deve sempre essere presente in una parte dell’inquadratura, magari con il profilo di un albero, una montagna, un castello…
    Un’ultima considerazione riguardo l’inquadratura: evitate la luna, soprattutto se siamo verso la fase di luna piena. La luminosità del nostro satellite è molto elevata, manderebbe in saturazione il sensore, facendo scomparire il tenue chiarore delle stelle.
  • Esecuzione delle riprese
    La realizzazione di un timelapse astronomico avviene sfruttando le impostazioni manuali della fotocamera, quindi occorre disattivare ogni automatismo eventualmente attivo (autofocus, autoiso, tempi, diaframmi): dobbiamo avere il completo controllo della nostra camera, quindi impostiamo la sensibilità a 800 o 1600 ISO, impostiamo il tempo su BULB e apriamo al massimo il diaframma; se utilizziamo un obiettivo zoom, magari come i diffusissimi 18-55 venduti in kit con la macchina, lasciamo lo zoom al minimo.
    Passiamo alla messa a fuoco, operazione delicata.
    Non possiamo usare l’autofocus, in riprese notturne non è abbastanza sensibile e preciso, quindi dobbiamo procedere a tentativi.
    Normalmente metto la messa a fuoco all’infinito. Scattiamo una foto del cielo di una trentina di secondi e vediamo il risultato sul display, zoomando al massimo. Non preoccupatevi se le stelle appaiono allungate, è normale e le strisciate non saranno percepibili durante l’esecuzione del filmato.
    Facciamo un po’ di prove, spostando il punto di fuoco, fino a che non siamo soddisfatti della dimensione delle stelle, più sono piccole, meglio è.
    Attenzione a non considerare la lunghezza della strisciata della stella come sintomo di cattiva messa a fuoco; è importante che la striscia, se presente sia sottile. Se la vostra camera è dotata di live view, aiutatevi con quello.
    Una volta ottenuto un buon fuoco, non toccate più l’obiettivo, le stelle sono tutte a fuoco allo stesso modo, in qualunque posizione del cielo orientate l’inquadratura.
    Dopo questo passaggio possiamo scegliere il tempo di esposizione, che è forse il parametro più importante da impostare per un buon risultato.
    Il cielo comincia a scurirsi immediatamente dopo il tramonto, però raggiunge il minimo di luminosità indicativamente un paio d’ore dopo, quindi se vogliamo avere un vero timelapse notturno dobbiamo aspettare un pochino.
    Per la scelta del tempo di esposizione possiamo scattare qualche prova a tempi diversi, partiamo da 15 secondi, proviamo 20, 30, 45 e un minuto. In base alla qualità del cielo, all’inquinamento luminoso, alla sensibilità della camera otterremo risultati diversi, non c’è una regola esatta da seguire, purtroppo ?? Quando sarete soddisfatti, quando avrete trovato un buon compromesso fra luminosità del fondo cielo (non eccessiva), quantità di dettagli e rumore, potete cominciare a scattare: i tempi dell’esposizione devono essere pilotati dall’intervallometro, tenete 5 o 10 secondi fra uno scatto e l’altro, non di più, e scattate quante più foto potete (almeno un paio d’ore, possibilmente di più).
    Se volessimo iniziare le riprese appena dopo il tramonto, dovremmo avere già effettuato alcune prove in piena notte per sapere con precisione quale esposizione utilizzare; il nostro risultato sarebbe sovraesposto, addirittura bruciato, all’inizio del filmato, per poi scurirsi man mano che passano le ore.
  • Elaborazione
    La parte più complicata è passata, compresa la fatica di rimanere svegli tutta notte, ora si può passare alla creazione del filmato.
Tabella indicativa dei tempi d’esposizione e intervalli per time-lapse
  • Una guida tascabile da portare sempre con voi: questa è la tabella indicativa dei tempi d’esposizione e intervalli consigliati a chi vuole produrre ottimi time-lapse.
    I valori qui indicati sono adatti per produrre un minimo di scia ed evitare filmati dove il passaggio tra un fotogramma e l’altro sia troppo marcato. Questo valore può essere aumentato o diminuito a seconda dei propri gusti. Per poter scattare le fotografie con questi tempi di esposizione a volte è indispensabile l’uso di filtri appositi (ND).
  • Soggetto Esposizione (sec.) Intervallo (sec.)
    Persone vicine 0,2 2
    Persone lontane 0,2 2
    Traffico diurno 0,1 1
    Traffico notturno 1 2
    Nuvole veloci 0,1 1
    Drive-lapse 0,1 1
    Acqua (effetto seta) 0,6 1
    Tramonti o albe variabile da 2 a 4
    Nuvole lente 0,1 da 2 a 4
    Sole (senza nuvole) 0,1 da 5 a 20
    Luna 0,1 da 5 a 20
    Ombra 0,1 da 5 a 20
    Stelle Variabile a seconda della formula
    (600/lunghezza focale)
    Da 15 a 60 Esposizione +
    Tempo di salvataggio


Di seguito un esempio di video time-lapse!

 
mappa del sito
Valid XHTML 1.0 Transitional Valid CSS
pagina delle informazioni su di me il mio curriculum i miei hobby sezione del sito dedicata al trekking ed alla montagna in particolare pagina dedicata alla musica
 
 
menu della sezione del sito dedicata alla fotografia



chiudi menu